In un periodo in cui la politica è vista come estranea, ha senso cercare di coinvolgere la gente in un processo di democrazia?
SI, a giudicare dalla folla strabocchevole (oltre 400 persone) che nella serata di giovedì 30 ottobre 2008, ha invaso l'ampio salone di Villa Mitolo a Locorotondo.
In programma la presentazione dell'azione partecipativa che consentirà ai cittadini di questa perla della Valle d'Itria di collaborare attivamente alla stesura del Piano Urbanistico Generale (PUG). Un tema non facile, quindi, ma lungamente atteso.
La serata è cominciata in Piazza Moro con l'inaugurazione da parte del Sindaco dott. Giorgio Petrelli del portale delle lettere, un gramde pannello in metallo rosso con tante buche che i cittadini potranno utilizzare per indirizzare all'Amministrazione Comunale specifici suggerimenti. E' stato poi inaugurato in Piazza Mitrano anche uno dei cosiddetti "totem" (altri sono distribuiti nel paese), un pannello circolare con lo skyline di Locorotondo e anch'esso contenente una cassetta per lettere: primi passi dell'Amministrazione per l'apertura di un processo partecipativo.
Una partecipazione che davvero si vuole, vista la presenza incredibile trovata in rispettosa attesa a villa Mitolo. Il sindaco Petrelli ha delineato l'azione che si avvia, epocale per Locorotondo e il suo straordinario territorio. Questa Amministrazione è nata nel segno della partecipazione e il passaggio per il PUG, nei modi con cui si va profilando, è una naturale evoluzione. Da qui l'istituzione del Laboratorio di Urbanistica Partecipata, indicato per il PUG quale Ufficio Partecipativo di Piano, vero motore operativo nell'azione di coordinamernto collettivo ed affidato all'arch. Eugenio Lombardi che lo aveva promosso. Nello stesso segno l'intervento dell'assessore alla Trasparenza Micele, il cui compito è proprio quello di stimolare e garantire la presenza attiva della cittadinanza.
La moderatrice dell'incontro, Miriam Palmisano, ha quindi dato la parola all'arch. Lombardi.
E' stata delineata la storia della partecipazione dei cittadini ai processi di pianificazione territoriale in Europa, a cominciare dai primi interventi sperimentali negli anni Sessanta in Danimarca. Si è spiegato quale importanza fondamentale rivesta il confronto tra le diverse visioni di cittadini, professionisti, politici, specie quando all'interno del processo permanente di partecipazione è presente la stessa Amministrazione. E' emersa l'importanza della collaborazione di tutti e la strategica partecipazione dei bambini e dei giovani delle scuole locali, attraverso i quali si costruirà la visione di un paese per tutti: uomini e donne, bambini e anziani, portatori di handicap e normodotati.
Sono state quindi chiarite le fasi partecipative ed è emerso che il lavoro del PUG procederà alternando gli incontri più generali con quelli destinati alle categorie economiche, sociali, produttive, professionali, riportando progressivamente nel progetto i risultati consolidati nel confronto. La conclusione del percorso partecipativo coinciderà con la consegna degli elaborati del PUG. A conclusione del suo intervento, l'arch. Lombardi ha presentato il simbolo della partecipazione: un secchio in plastica color fucsia, consegnato a tutti coloro che si iscrivono al processo partecipativo come cittadini attivi e si impegnano a tenerlo in vista per stimolare un ampliamento d'interesse. All'interno, una bustina con semi di girasole, sulla quale il motto "diamo a Locorotondo un futuro possibile" è posto sotto il disegno di due mani che si uniscono per raccogliere un po' di questa splendida terra e consentire alla piantina del futuro di poter germogliare forte e produttiva.
Infine, l'intervento dell'arch. Domenico Palmisano, responsabile del Settore Urbanistico del Comune di Locorotondo, ha delineato la legislazione a sostegno del PUG partecipato.
Le risposte date agli interessanti interventi di alcuni cittadini (fra cui un anziano agricoltore molto soddisfatto della reale possibilità di partecipazione che è stata offerta) hanno chiarito che il PUG stimolerà il recupero urbano, includendo strutture storiche abbandonate, mentre le nuove realizzazioni dovranno rispondere a criteri di qualità nella scelta dei materiali eco-compatibili e promuovendo l'utilizzo di quelli locali; curerà il diretto rapporto con un piano del colore; elaborerà lo studio sui tempi e gli spazi urbani, nell'ottica di un territorio che non solo vede la presenza delle tante, belle contrade, ma si pone in rete con i paesi vicini con i quali interagisce nel Piano strategico e nel GAL per la Valle d'Itria; implementerà, in sintonia con la vigente legislazione nazionale e regionale, l'utilizzo di fonti energetiche alternative applicabili alle residenze.
Locorotondo costruirà il proprio futuro e quello dei suoi cittadini puntando sulla trasparenza dell'informazione, sul diritto-dovere alla partecipazione e sul recupero dei propri luoghi e della propria terra, con una prospettiva di reale miglioramento della sua offerta di borgo di storia e di turismo, davvero tra i più belli d'Italia.
Appuntamento a Villa Mitolo venerdì 7 novembre alle ore 18 per il primo incontro di lavoro del Laboratorio di Urbanistica Partecipata.
Alla presenza di Angela Barbanente, assessore regionale all'Urbanistica, Eugenio Lombardi, architetto e presidente del "Laboratorio Urbano" di Bari, e il sindaco di Locorotondo Giorgio Petrelli, venerdì 10 ottobre 2008, nella sede di rappresentanza del sindaco presso la biblioteca comunale "A. Bruno", si è dato vita ad una collaborazione che vedrà in campo tecnici, intellettuali e gente comune per il progetto di PUG Partecipato.
Nel corso dell'incontro organizzato dalle associazioni "Amici di Locorotondo", "Laboratorio Urbano" e "Le Contrade", alla presenza del vicesindaco Antonio Lattanzio, di tutta la giunta comunale, del senatore Giuseppe Giacovazzo e di molti tecnici del paese, il sindaco Giorgio Petrelli ha accettato con entusiasmo la proposta avanzata dall'architetto Lombardi, di istituire un "laboratorio di urbanistica partecipata a Locorotondo", un tavolo di concertazione permanente formato oltre a cittadini attivi e disponibili alla cooperazione, anche da professionisti in grado di tradurre sul piano tecnico le idee e le proposte emerse dal pubblico confronto per l'elaborazione del PUG.
Un'iniziativa salutata con molto entusiasmo dalla stessa assessore Barbanente che ha commentato la novità dicendo: "La partecipazione attiva, in linea con le raccomandazioni dell'Unione Europea, è ormai elemento fondamentale in tutti i programmi di sviluppo territoriale (Piani Strategici, Piani-casa, PUG, Pirp), all'interno dei quali viene richiesto l'utilizzo di specifici protocolli partecipativi internazionali".
"Quella collaborazione che, ha subito risposto il sen. Giuseppe Giacovazzo, non sarà fatta mancare". Era commosso, il senatore, nel riconoscere che per la prima volta da tanti anni veniva invitato ad un incontro voluto da un'amministrazione locale per l'avvio di un così esaltante percorso comune con i cittadini.
Il sindaco ha pienamente compreso quanto potrà essere strategico per Locorotondo agire da apripista rispetto a tante altre realtà comunali e per questo ha chiesto agli appassionati professionisti riuniti nell'associazione "Amici di Locorotondo" sostegno e collaborazione. In tale ottica, come ha voluto sottolineare l'architetto Lombardi, "Locorotondo ed il suo territorio possono tornare ad essere un luogo "nel tempo dell'Uomo"".
Il "laboratorio di Urbanistica partecipata" assumerà un fondamentale ruolo propositivo e di coordinamento operativo nel collegamento tra Amministrazioni e cittadini: luogo di promozione di idee e confronto, ma anche di controllo e di critica costruttiva nella generale volontà di operare per il miglioramento di qualità di vita nel territorio.
Sono bastati due incontri, dopo quello di presentazione del Laboratorio di Urbanistica partecipata, per delineare i primi punti fermi che verranno trasferiti sul nuovo Piano Urbanistico Generale. Un aiuto lo ha anche fornito il questionario distribuito venerdì sera, il primo di una serie che accompagneranno gli incontri settimanali.
I giovani, presenti ai dibattiti in numero crescente, denunciano l'assenza di servizi e opportunità a loro disposizione: per il lavoro, l'educazione, la cultura, il tempo libero. A loro Locorotondo piace, ma il paese lo vedono più fruibile per gli anziani che per chi ha a disposizione un lungo percorso di vita.
Agli adulti, ma ancor più agli anziani, la cittadina piace tra l'abbastanza e il moltissimo. Ma anche in questo caso viene fortemente denunciata l'assenza di servizi sociali e per il tempo libero. Tutti vorrebbero un centro storico rivitalizzato, più idoneo al passeggio, allo shopping, alla sosta, con aree verdi aumentate e ben distribuite, specialmente in prossimità della scuola elementare. Tutti lo vorrebbero più vivibile per i bambini, praticamente assenti da questa scena urbana, per il traffico pesante e rischioso, per la mancanza di spazi loro destinati, per il degenerato uso del territorio nelle aree più periferiche.
Emerge forte la volontà di non abbandonare la campagna e l'impegno a migliorare i servizi per chi abita nelle contrade è accolto con grande favore, molto più di una Locorotondo che continui ad espandersi senza averne reale bisogno.
C'è stato un primo incontro con la commissione ristretta, di cui fanno parte i rappresentanti politici, sindacali, delle categorie professionali e produttive. Questi incontri avranno cadenza quindicinale e sono finalizzati a produrre sintesi di quanto sarà emerso nel corso dei confronti settimanali con la cittadinanza
C'è stato anche un primo incontro con le associazioni culturali e sociosanitarie. Ai loro rappresentanti è stato chiesto di presentare programmi e progetti entro la fine di novembre. Fra tutte le proposte pervenute saranno pubblicamente selezionate quelle realizzabili e finanziabili immediatamente, specie se con potenziali ricadute strutturali sul territorio. Altre potranno essere inserite nei programmi di finanziamento di Area Vasta. Condizione fondamentale è che le associazioni dovranno realizzare collegialmente i progetti finanziati.
Venerdì 21 si avvierà il lavoro progettuale con gli insegnanti e i ragazzi della scuola media (la settimana successiva con quelli della scuola elementare); in serata, il nuovo incontro a villa Mitolo verterà su un'analisi dell'attuale Piano Regolatore, mentre già stanno partendo gli inviti ad un incontro per sabato 29 novembre con operatori della pietra, del ferro, del legno e gli artisti, tutti chiamati a dare il proprio contributo per un recupero dell'identità dei luoghi ed un forte miglioramento dell'immagine del paese, dal centro storico alle contrade.
La stampa ci sta seguendo con crescente entusiasmo. Grazie, è quanto vi avevamo chiesto.
Per il momento è tutto; scusate se è poco, ma abbiamo cominciato solo tre settimane fa ...
Sono bastati pochi incontri, dopo quello di presentazione del Laboratorio di Urbanistica partecipata, per delineare i primi punti fermi che verranno trasferiti sul nuovo Piano Urbanistico Generale. Un aiuto lo sta anche fornendo il questionario distribuito il venerdì sera, quale traccia di dibattito degli incontri settimanali. Un sentito grazie alla Stampa locale che ci sta seguendo con passione e critica fortemente costruttiva, nonché a tutte le forze politiche che, producendo sforzi di questi tempi non indifferenti, stanno superando le visioni di parte contribuendo ad un confronto altamente democratico. Grazie, infine, ai cittadini, associazioni e professionisti che già hanno fatto pervenire relazioni e proposte scritte a sostegno del dibattito in corso.
* Rapporto tra abitanti e territorio
- I giovani, presenti ai dibattiti in numero crescente, denunciano l'assenza di servizi e opportunità a loro disposizione: per il lavoro, l'educazione, la cultura, il tempo libero. A loro Locorotondo piace, ma il paese lo vedono più fruibile per gli anziani che per chi ha a disposizione un lungo percorso di vita.
- Agli adulti, ma ancor più agli anziani, la cittadina piace tra l'abbastanza e il moltissimo. Ma anche in questo caso viene fortemente denunciata l'assenza di servizi sociali e per il tempo libero. Tutti vorrebbero un centro storico rivitalizzato, più idoneo al passeggio, allo shopping, alla sosta, con aree verdi aumentate e ben distribuite, specialmente in prossimità della scuola elementare. Tutti lo vorrebbero più vivibile per i bambini, praticamente assenti da questa scena urbana, per il traffico pesante e rischioso, per la mancanza di spazi loro destinati, per il degenerato uso del territorio nelle aree più periferiche.
- Particolari difficoltà denunciano i cittadini diversamente abili, con i quali si sta avviando una stretta collaborazione.
* Città e campagna
Emerge forte la volontà di non abbandonare la campagna e l'impegno a migliorare i servizi per chi abita nelle contrade è accolto con grande favore, molto più di una Locorotondo che continui ad espandersi senza averne reale bisogno. Il rapporto tra le contrade e il paese è vitale e costituirà uno degli elementi fondamentali per il successo del nuovo Piano Urbanistico Generale. Viene generalmente sollecitato un limitato aumento dell'indice di fabbricabilità, al fine di migliorare le condizioni delle abitazioni rurali.
* Incontri di categoria
- Ci sono stati due incontri con la commissione ristretta, di cui fanno parte i rappresentanti politici, sindacali, delle categorie professionali e produttive. Questi incontri quindicinali sono finalizzati a produrre sintesi di quanto emerge nel corso dei confronti settimanali con la cittadinanza.
- C'è stato anche un primo incontro con le associazioni culturali e sociosanitarie. Ai loro rappresentanti è stato chiesto di presentare programmi e progetti entro la fine di novembre. Fra tutte le proposte pervenute saranno pubblicamente selezionate quelle realizzabili e finanziabili immediatamente, specie se con potenziali ricadute strutturali sul territorio. Altre potranno essere inserite nei programmi di finanziamento di Area Vasta. Condizione fondamentale è che le associazioni, a seconda delle specificità, dovranno realizzare collegialmente i progetti finanziati.
- C'è stato un incontro con ingegneri, architetti, geometri e periti industriali ed agrari. Ai molti professionisti presenti è stato rivolto l'invito ad essere attivamente partecipi dell'azione avviata, collaborando secondo le proprie competenze e mettendo a disposizione studi già prodotti. Nell'ottica e nella comprensione che il successo di una azione così globale avrà ricadute straordinariamente positive sull'intera comunità e sui professionisti in essa inseriti, è stato rivolto un forte appello a non provocare, sulla base di individualità ed interessi di parte, rischiosi ed improduttivi intralci: non ci saranno momenti finali delle decisioni da prendere, poiché esse si stanno già prendendo insieme all'intera comunità, settimana dopo settimana.
* Progettazione partecipata con i bambini e i giovani
- Venerdì 21 è stato avviato il lavoro progettuale con gli insegnanti e i ragazzi della scuola media (il 28 con quelli della scuola elementare); i ragazzi lavoreranno ad una ipotesi di polo di servizi per lo sport e il tempo libero nell'area di proprietà comunale compresa tra la scuola media e l'Istituto Basile-Caramia. Agli insegnanti e ai bambini della scuola elementare verrà proposto di collaborare allo studio per la riqualificazione di piazza Moro e la pedonalizzazione dello "stradone". I risultati di tali lavori verranno trasferiti all'interno dei progetti tecnici e forniranno materiale per mostre primaverili. Si attende invito al confronto da parte dell'Istituto Agrario.
* L'attuale Piano Regolatore Generale
Il recente incontro a villa Mitolo ha promosso un'analisi dell'attuale Piano Regolatore, dai più contestato per l'eccessiva interpretabilità e difficoltà di lettura delle norme tecniche di attuazione. Si chiede a gran voce che le nuove norme siano più trasparenti, di più facile comprensione e più precise, ad evitare quanto possibile la loro manipolazione da parte dei furbi e dei potenti. L'attuale Piano Regolatore viene ritenuto corresponsabile delle brutture realizzate in periferia e della così pesante assenza di urbanizzazioni e di servizi per la comunità.
* Una nuova qualità urbana
In linea con quanto stanno finalmente varando leggi nazionali e regionali, a Locorotondo si sta promuovendo il ritorno ad un'architettura di qualità, basata su parametri di buona progettazione, forme armonizzate con il territorio, utilizzo di materiali locali ed eco-compatibili, colori rispettosi della storia dei luoghi, sistemi di salvaguardia e recupero dei consumi energetici e , dulcis in fundo, urbanizzazioni realizzate prima delle edificazioni. Piazze e giardini verranno avvicinati ai cittadini, in un'ottica di spazi sociali resi disponibili per tutti.
* Mobilità urbana
Il traffico caotico viene denunciato come non più accettabile. La circonvallazione di prossima realizzazione nel suo primo tratto via Martina Franca-via Fasano (e il secondo tratto via Fasano-via Alberobello sarà presto finanziato) darà un forte contributo all'alleggerimento del traffico pesante di attraversamento e, grazie al miglioramento di bretelle stradali esistenti, assorbirà anche parte delle esigenze locali di mobilità. Ma un più articolato Piano del Traffico sarà studiato e diventerà parte integrante del nuovo PUG, con particolare attenzione alla pedonalizzazione del centro storico e la conseguente realizzazione di percorsi e aree a traffico moderato (ZTM) e limitato (ZTL), alla realizzazione di parcheggi semi-periferici di scambio e di parcheggi pertinenziali interrati. Percorsi ciclabili saranno affiancati alla circonvallazione, attraverseranno l'intero centro urbano e aiuteranno a meglio collegare le principali contrade.
* Barriere architettoniche
Stanno partendo le prime iniziative che serviranno a rendere più agibile davvero a tutti il territorio cittadino e a trasferire nelle nuove norme tecniche di attuazione i criteri progettuali per l'assenza di barriere architettoniche.
A tal fine, tutti i cittadini sono invitati a far pervenire segnalazioni di pali ed altri ostacoli che, per la loro posizione, creino difficoltà di passaggio lungo percorsi già angusti ai pedoni anziani e ai cittadini con difficoltà motorie e costretti su sedie a ruote. Il sindaco dott. Petrelli si è pubblicamente impegnato a recepire tali denunce e ad ordinare le opportune verifiche e la conseguente eliminazione di tali ostacoli, nonché a destinare una percentuale degli oneri di urbanizzazione per l'eliminazione delle già esistenti barriere architettoniche. Tra le nuove norme, si segnala l'utilizzo di semafori forniti di segnali acustici e percorsi pedonali tattili, atti a facilitare l'autonomia degli ipovedenti.
* Impianti fotovoltaici
si stanno avendo incontri con Società specializzate, al fine di incentivare da subito l'utilizzo delle guaine fotovoltaiche sui terrazzi piani e trasferire con variazione delle attuali normative di P.R.G. l'utilizzo nelle nuove realizzazioni.
* Piano di recupero del centro storico
l'arch. Giusy Palmisano sta avviando uno studio preliminare per definire le linee principali di intervento; l'invito alla collaborazione è stato accolto da alcuni professionisti, che hanno suggerito, mettendolo a disposizione, l'utilizzo del materiale prodotto per il progetto di "contratto di quartiere".
* Artigiani e artisti
Sabato prossimo l'incontro con mastri trullari, artigiani del ferro e del legno servirà a coinvolgerli nelle azioni di recupero del centro storico, ad avviare la costituzione di un consorzio, lo studio di un prontuario di buone prassi e del marchio di qualità "città di Locorotondo" con conseguente premio annuale per il recupero e la nuova architettura in pietra a secco.
* La Valle delle Culture
Con le stesse forze artistiche e artigianali studieremo il lancio dell'operazione "Valle delle Culture", nella prospettiva di trasformare la Valle d'Itria in straordinario contenitore di opere d'arte distribuite nel territorio urbano ed agrario.
* La Valle delle Culture
Con le stesse forze artistiche e artigianali studieremo il lancio dell'operazione "Valle delle Culture", nella prospettiva di trasformare la Valle d'Itria in straordinario contenitore di opere d'arte distribuite nel territorio urbano ed agrario.
* Auditorio scuola media
Si sta organizzando un incontro con l'assessore regionale Lomelo per verificare la situazione del finanziamento già richiesto per il recupero di una struttura fondamentale per la scuola e l'intera comunità.
* Polo socio-sanitario
La settimana prossima il sindaco e l'arch. Lombardi incontreranno l'assessore ai Servizi sociali Elena Gentile per avviare la programmazione di un polo socio.sanitario e didattico comprendente:
- una masseria socio-didattica nella masseria Aprile, destinata ad aprirsi ad un rapporto didattico ed educativo con le scuole locali e a fornire servizio di pet-therapy per soggetti in condizione di difficoltà psico-fisiche;
- costituzione di una sezione della "scuola internazionale di architettura per bambini e giovani";
- realizzazione di una struttura destinata agli adulti non autonomi e agli anziani colpiti da morbo di Alzheimer, possibilmente inserita in un complesso residenziale sovvenzionato per giovani coppie a basso reddito.
* Polo turistico-congressuale e culturale
Si fa strada l'ipotesi di recupero dei capannoni sud-est e di parte delle strutture delle Cantine sociali al fine di realizzare un polo turistico-congressuale con annesse strutture per lo spettacolo e un museo del territorio e della ferrovia.
* Servizi per la collettività
Questo sarà uno dei capitoli fondamentali del nuovo PUG. Intanto, ci prepariamo alla realizzazione di un anfiteatro per musica e spettacoli sulla via Nardelli, sul suolo messo a disposizione della Parrocchia e che, con lo straordinario affaccio sulla valle d'Itria e gli spazi di gioco per i più giovani, costituirà uno dei luoghi più frequentati di tutta Locorotondo (e non solo ...).
Si pubblica la relazione presentata nel corso dell'affollato incontro del 9 gennaio 2009 presso Villa Mitolo, presenti l'Assessore regionale all'Assetto del Territorio prof. Angela Barbanente e i Sindaci ed Assessori di Locorotondo, Monopoli, Cisternino, Martina Franca, Fasano e Alberobello.
Il secondo mese di partecipazione cittadina alla formazione del Piano Urbanistico Generale vede la valle d'Itria accogliere con grande calore le proposte progettuali che la coinvolgeranno in esaltanti e strategici percorsi culturali.
Si avvia a conclusione, dopo tre mesi di incontri settimanali per la formazione del Piano Urbanistico Generale, la prima fase di partecipazione pubblica, destinata a far emergere gli aspetti critici della vita fisica, sociale, culturale e produttiva di Locorotondo. Eppure, così tanti sono stati gli spunti emersi dal confronto tra cittadini, tecnici e amministratori che già le linee generali del PUG sono state ben definite e si va verso l'attuazione delle prime, importanti azioni concrete.
L'eco dell'intenso lavoro in corso e la forte dose di sperimentazione di un PUG che si è ormai delineato come un "piano strategico comunale", hanno creato attenzione da parte di tre Università: quella di Lecce, il Politecnico di Bari e l'università di Firenze. Il PUG di Locorotondo conterrà infatti al suo interno, in forma estremamente innovativa, anche i piani specialistici che in passato venivano redatti (se lo venivano) al di fuori dei piani regolatori: il Piano di recupero del centro storico, il Piano del colore, il Piano della mobilità, il Piano del tempi e degli spazi (ed è forse l'unico a promuovere quest'ultimo). In sintonia con quanto la legge prospetta ed il territorio giustamente esige, le strategie di pianificazione locale devono confrontarsi con quelle di pianificazione sovracomunale e di area vasta e nel far questo il PUG non può non essere uno strumento unitario in grado di gestire il territorio nella sua globalità e complessità.
Alcuni giorni fa l'assessore regionale ai trasporti Mario Loizzo, confermando gli impegni assunti, ha dato il via libera alla presentazioni delle richieste per due straordinarie operazioni: il finanziamento per la realizzazione del secondo tratto della circonvallazione, che collegherà via Fasano a via Alberobello, completando così l'intero tracciato esterno che consentirà di evitare l'attraversamento del centro urbano nelle direttrici Alberobello-Martina Franca, Alberobello-Fasano e Fasano-Martina Franca; e l'acquisizione da parte del Comune, nei modi che saranno ritenuti più opportuni, dei capannoni ex deposito delle Ferrovie del Sud-Est. Sono stati fortemente apprezzati dall'assessore i propositi del loro recupero e trasformazione in un "centro culturale polifunzionale" di ampio interesse territoriale, idoneo ad accogliere eventi teatrali e musicali, manifestazioni, mostre ed attività associative. I capannoni verranno uniti in un'unica sala da circa 400 posti e si presterà molta attenzione con i materiali e le soluzioni progettuali alle esigenze acustiche di così diversificate prospettive d'uso. Insieme ai capannoni verranno cedute la pineta (che diverrà uno spazio verde attrezzato) di fronte alle Cantine Sociali e la casa cantoniera situata nelle vicinanze. Nello spirito di luoghi che vogliono fortemente credere nel turismo, l'ampio piazzale ferroviario, oggi attraversato da un binario che muore all'interno dei capannoni, ospiterà un'antica locomotiva che, parcheggiata in forma museale, nel periodo più propriamente turistico tornerà in servizio per un percorso di scoperta e valorizzazione dell'intera valle d'Itria, con soste alle stazioni per degustazioni e acquisto di prodotti tipici, musica ed altri eventi di esaltazione della calorosa accoglienza delle nostre genti. A questa azione progettuale si affiancherà quella di ristrutturazione della stazione ferroviaria, già programmata dall'Assessorato regionale. La visione di un nascente polo turistico-culturale e congressuale sarà completata, in un auspicabile accordo con l'attuale Proprietà, dalla trasformazione di parte delle Cantine Sociali in centro congressuale e dall'utilizzo del loro ampio piazzale, capace di fornire una congrua risposta alle conseguenti esigenze di parcheggio.
Va in esecuzione una straordinaria iniziativa di cui già si parla in tutta Italia, quella della formazione dell'Ecomuseo della Valle d'Itria, che unirà operativamente Locorotondo, Alberobello, Monopoli, Fasano, Cisternino e Martina Franca. I bandi, identici per ogni Comune, di selezione dei gruppi di giovani esperti che se ne occuperanno dopo aver partecipato ad un corso unitario di formazione, sono pronti e per il loro lancio si attende solo che ogni Comune abbia completato l'iter di approvazione in Giunta dell'apposita delibera con cui si decide l'ingresso nell'Ecomuseo (con lo stanziamento di una apposita somma ad iniziale sostegno delle attività di realizzazione) e si ratifica l'adozione della "Convenzione Europea del Paesaggio". Quest'ultima azione, straordinaria e fondamentale, segue la ratifica del 2006 da parte dell'Italia di un documento siglato già nel 2000 a Firenze da 30 Stati del Consiglio d'Europa, ma giunge come dichiarazione d'impegno forte e senza ambiguità nel momento in cui l'allarme sugli scempi edilizi che stanno distruggendo la valle d'Itria ed il suo ineguagliabile paesaggio ha assunto eco nazionale ed internazionale. Per la prima volta nella nostra storia locale, sei Comuni ratificano un accordo strategico e fortemente politico con cui dichiarano, co-partecipando all'azione di realizzazione dell'Ecomuseo più grande al mondo, di voler voltare pagina, riconoscendo nella valorizzazione della storia, della cultura, dell'ambiente, delle presenze umane, delle tradizioni, dei segni lasciati dall'uso delle materie locali, del paesaggio nella sua globalità, una prospettiva reale di sviluppo e di garanzia per le future generazioni.
Le reazioni non si stanno facendo attendere. Gruppi di giovani di Locorotondo (e altri si sono già affacciati da Fasano, Alberobello, Martina Franca, Monopoli), già impegnati con le loro associazioni in iniziative di analisi territoriale, hanno manifestato entusiasmo e grande volontà di mettersi in gioco e di collaborare ad un'azione che, trasferita per Locorotondo all'interno del PUG, lo segna e identifica nella sua strategia di valorizzazione delle risorse territoriali. L'Ecomuseo, inteso non come luogo fisico da costruire, ma grande contenitore territoriale della storia dell'umanità passata, presente e futura della valle d'Itria, renderà più agile e strutturato il recupero dei segni identitari (trulli, masserie, muretti a secco, espressioni paesaggistiche) e guiderà l'ingresso di nuovi "segni", quelli che attraverso i concorsi e le promozioni internazionali lasceranno artisti giunti anche da lontano, chiamati ad un confronto operativo con gli attori e gli artigiani locali. Il grande progetto culturale "Valle d'Itria-Valle di Culture" sarà lo strumento operativo per un così ambizioso ma esaltante percorso, non dimenticando che la nostra straordinaria storia culturale pugliese è stata il risultato di commistioni elaborate nei secoli tra culture locali e d'importazione. Quanto prima, un progetto giovanile locale finanziato dalla Regione avvierà la sperimentazione dell'ingresso dell'Arte nel territorio rurale ed urbano. E la trasformazione della circonvallazione in "strada dell'Arte", con i rondò arricchiti da installazioni realizzate da artisti in collaborazione con gli artigiani locali, segnerà fortemente le prospettive territoriali verso cui si vuole tendere. Nel frattempo, è ormai pronta la costituzione del Consorzio degli Artigiani della pietra a secco, del legno e del ferro battuto, chiamati ad esprimere collegialmente qualità e competenze e a partecipare alla promozione del corretto recupero delle tantissime abitazioni rurali abbandonate o degradate: un programma dalle potenziali forti economie, di sicuro interesse anche e specialmente per una imprenditoria locale che non può più guardare ad una ingiustificabile ulteriore espansione edilizia come unica prospettiva di lavoro e che comunque, per quel poco di nuovo che potrà ancora essere realizzato, dovrà tornare a fare i conti con la qualità nei progetti e nelle edificazioni. La prossima adozione di norme transitorie di tutela aiuterà a comprendere, per chi non riesce a capirlo da solo, che il tempo dell'anarchico sfruttamento del territorio e della distruzione dei suoi valori identitari è finito.
Il 23 maggio prossimo un convegno internazionale sugli Ecomusei (a cui prenderanno parte tra gli altri, oltre nuovamente a tutti i sindaci coinvolti con a capo il sempre più determinato sindaco Petrelli, l'assessore regionale Angela Barbanente, costantemente vicina con affetto e passione al lavoro in corso, un attento prof. Alberto Magnaghi, direttore scientifico del Piano Paesaggistico della Puglia, i responsabili di quattro ecomusei nazionali, il prof. Giulio Volpe, curatore della Carta dei Beni Culturali) segnerà l'inizio del lavoro esecutivo per l'Ecomuseo di Valle d'Itria. Al cui interno, parlando di percorsi, grande enfasi sarà data al recupero e valorizzazione di viottoli e tratturi, con conseguenti carte tematiche che, insieme alle Mappe di Comunità dell'Ecomuseo, faciliteranno ai turisti, a piedi o in bicicletta, la visita di luoghi d'incanto e la scoperta di scorci paesaggistici unici al mondo.
Da pochi giorni è stato avviato il lavoro d'indagine sul centro storico, che culminerà nel Piano per il suo recupero. Anche qui, preziosa risulterà la collaborazione dei cittadini, invitati tramite manifestini affissi ovunque, a fornire documentazioni e foto storiche che aiutino a recuperare l'identità dei luoghi e a prospettare un loro rilancio fatto di ritorno di abitanti, ingresso di commercianti e artisti, rivitalizzazione per tutto l'anno e attrattiva di un centro storico il cui silenzio, reso forse eccessivo dalla scarsa presenza di abitanti e oggi rotto solo dalle auto che lo attraversano per parcheggiare nel suo cuore, verrà equilibrato dal ritorno di una umanità vivente e produttiva, che troverà modo di camminare e passeggiare tranquillamente lasciando l'auto nei parcheggi interrati di piazza Moro e piazza Mitrano.
Nella prima metà di marzo verrà presentato e discusso pubblicamente il nuovo Documento Preliminare Programmatico del PUG ed allora anche i più scettici e i riottosi a credere che anche a Locorotondo possa cambiare qualcosa, insieme a quei pochi che non hanno nessuna intenzione di consentire che cambi veramente ed in meglio, dovranno ricredersi. Il presente articolo ve ne ha comunque già dato testimonianza.
Arch. Eugenio Lombardi