Pista ciclabile

Un percorso unico alla scoperta dello storico "fiume nascosto" della Puglia.
Un'alternanza di paesaggi rurali e luoghi suggestivi, in cui si rivela la forza evocativa della macchia mediterranea e dei trulli pugliesi.
La ciclovia dell'acqua è un progetto, finanziato da Regione Puglia e realizzato da Acquedotto Pugliese, che propone un itinerario dedicato a passeggiate a piedi e in bicicletta. L'obiettivo è promuovere un turismo diverso, eco-sostenibile e rispettoso della storia e dei luoghi interessati. 

 
 

Valle d'Itria

Chi conosce i comuni di Cisternino, Ostuni, Martina Franca, Ceglie Messapica, passando per Alberobello e Locorotondo, o arrivando direttamente dalla Selva di Fasano, sa che siamo al centro della Puglia.
Possiamo dire, nel cuore della Puglia, sapendo che ci troviamo nel punto più bello dell'intera regione, a cavallo di tre province, Bari, Brindisi e Taranto.
Un crocevia meraviglioso, fatto da una campagna frammentata, suddivisa in piccole proprietà, come si usava tramandare ed ereditare nella civiltà contadina.
Un insieme di contrade, un comprensorio unico, irripetibile nella sua straordinaria bellezza ambientale e nella sua ricchezza culturale fatta di antiche tradizioni mantenute vive e tramandate.

 

La murgia

Il costone murgiano che l'attraversa, i continui sbalzi del terreno che lo segnano, sono delimitati da muri a secco che oltre a delimitare le proprietà, bloccano il terreno e accolgono ciuffi di preziosi alberi di leccio, di fragno che con il loro intenso verde offrono spazio agli uccelli per nidificare e ombra a quanti decidono di fermarsi in sosta proprio alla fresca ombra di alberi maestosi e piccoli che delimitano la recinzione dei campi.
A due metri e mezzo di profondità, sotto il bianco manto stradale, una condotta d'acqua, scorre e arriva fin dove l'acqua era solo quella raccolta nei pozzi costruiti accanto a quei tetti in pietra dei trulli.
La pioggia era ricchezza per i campi e per i pozzi, per le persone e per gli animali; solo le piogge garantivano una riserva d'acqua e le cisterne erano tenute con cura, protette, perché non fossero invase da animali, insetti, erbacce ed intere generazioni hanno avuto cura di custodire, di preservare l'acqua piovana per i bisogni primari. 
Una regione e un popolo assetato "di acqua e di giustizia", di civiltà, di sviluppo, di vita. 

 

La ciclovia

Un incredibile ingegno, una forte volontà e una grande capacità lavorativa affidata a migliaia di braccia e di intelligenze hanno realizzato qualcosa che è necessario vedere per capire, per apprezzarne la portata, il valore, la grandezza.
Un'opera che oggi, ulteriormente valorizzata, ci dà la possibilità di poter utilizzare come ciclovia, da podisti, ciclisti, atleti di tutte le età, da interi gruppi familiari.
Il suo è un percorso cicloturistico, idoneo anche ad escursioni, lungo 500 km e corrisponde esattamente al tracciato di due grandi condotte di Acquedotto Pugliese:
1)- Il Canale Principale, da Caposele (AV) a Villa Castelli (BR), che in soli nove anni (1906-1915) riuscì a far arrivare l'acqua a Bari, ed il Grande Sifone Leccese, che dal punto terminale del primo giunge fino a Santa Maria di Leuca (LE), dove l'infrastruttura è celebrata con una cascata monumentale realizzata nel 1939 e recentemente restaurata.
Si tratta un "itinerario narrativo" unico nel suo genere che attraversa tre regioni del Sud (Campania, Basilicata e Puglia), mettendo in collegamento alcuni dei luoghi più affascinanti e ancora poco valorizzati della penisola: Alta Irpina, Vulture Melfese, Alta Murgia, Valle d'Itria, Arneo ed entroterra del Salento.
2)- La Ciclovia dell'acqua è il secondo percorso ciclabile su acquedotto d'Europa.
È stato recentemente ristrutturato migliorandone la pavimentazione (realizzato in pietrisco pressato), dotato di protezioni, aree di sosta e punti di accesso per un totale di circa 10 km di ciclovia perfettamente percorribile anche con biciclette stradali.
L'itinerario si snoda nella macchia mediterranea, fuori dal traffico, costeggiando masserie, case rurali, trulli e agglomerati cittadini (contrade e frazioni) apprezzando la bellezza della Valle d'Itria lontani dalla frenesia moderna.
Partendo da contrada Figazzano è possibile percorrere il primo tratto della Ciclovia dell'Acqua, itinerario ciclabile realizzato sui camminamenti del Canale Principale dell'Acquedotto Pugliese, la condotta maestra, il centenario fiume nascosto che dal 1906, per risolvere i problemi tradizionali di siccità della regione, trasporta l'acqua del fiume Sele dall'Irpinia alla Puglia.